tra persone, pratiche e spazi coinvolgendo cittadin*, associazioni e pubbliche amministrazioni
CAMBIO Centro Culturale a Castelfiorentino è un luogo di dialogo e scoperta aperto a tutt*. Spazio inclusivo che racconta e interroga il presente e i suoi linguaggi, proponendo attività culturali e artistiche che stimolano la produzione di nuovi modelli in cui la conoscenza è il motore del benessere.
Progetto
CAMBIO Centro Culturale è motore di cambiamento. Un’esplorazione nell’arte e nella cultura che celebra la diversità, l’intercultura e l’interazione multigenerazionale e multidisciplinare.
la costruzione di reti inclusive e opportunità di relazione
la valorizzazione di energie sociali
da riconoscere, abilitare e mettere in connessione
la co-creazione
ovvero disegnare insieme spazi accoglienti, politiche visionarie, servizi innovativi e pratiche abilitanti
l’educazione esperienziale
ovvero la proposta di percorsi di apprendimento informali costruiti tramite esperienza diretta, ricerca sul campo, progettazione e collaborazione
Esposizioni
Esposizione permanente
La collezione 
si mostra
																Una selezione di opere dalla Collezione d’Arte di Banca Cambiano 1884 ed Ente Cambiano, che oggi si arricchisce delle nuove sale espositive: la Sala delle Ceramiche e la Sala Leto Fratini
Banca Cambiano 1884 – come ricordava lo storico dell’arte Antonio Paolucci – ha capito una cosa fondamentale, ovvero che in questa parte d’Italia – la Valdelsa – economia e cultura, tutela del territorio e sviluppo, crescita del profitto e contestuale crescita dell’educazione e delle conoscenze, fanno tutti insieme una realtà sfaccettata e complessa, però inscindibile.
La collezione vanta oltre mille opere tra cui capolavori di arte antica, moderna e contemporanea e s’intensifica dalla seconda metà degli anni Novanta del secolo scorso con l’acquisizione di una notevole serie di tele del pittore Beppe Serafini.
Una raccolta varia ed eterogenea con una specifica attenzione per le opere di artisti toscani, in particolare della Valdelsa, a evidenziare il connubio Banca – Valdelsa, che trae origine dai cittadini di queste terre. Vi si ritrovano opere di prestigiosi maestri, dal XIII secolo a oggi, come Giovanni di Ser Giovanni (detto lo Scheggia), Cenni di Francesco di Ser Cenni, Taddeo di Bartolo, Annibale Gatti, Basilio Cascella, Gino Terreni, Sineo Gemignani, Tancredi Parmiggiani, Giuliano Ghelli, Giampiero Talani, Antonio Possenti, Marco Borgianni, e altri solo apparentemente meno noti.
Sala delle Ceramiche
In questa sala prende vita il dialogo tra arte e artigianato, tra tradizione e sperimentazione. Le opere esposte raccontano la ceramica come mezzo espressivo che unisce funzionalità e bellezza. Protagonista è la Bottega dei Fratelli Taccini di Montelupo Fiorentino, simbolo dell’eccellenza toscana, che reinterpreta il linguaggio decorativo rinascimentale in chiave contemporanea. Accanto a loro, la spiritualità delle forme di Angelo Biancini che con le sue invetriate restituisce un’intensa esperienza plastica. Le sculture di Ivano Cerrai, ispirate al mondo femminile, dialogano con le sperimentazioni materiche di Salvatore Cipolla, mentre Marco Borgianni esplora le forme classiche con uno stile essenziale.
Una sezione che valorizza le eccellenze locali e la ceramica come arte viva e in continua evoluzione.
Sala Leto Fratini
Dedicata a una figura profondamente legata alla storia culturale e politica del Novecento, la sala ripercorre la vicenda artistica e umana di Leto Fratini, giovane scultore della Val d’Elsa formatosi nella Milano degli anni Trenta. La sua opera si colloca tra la tensione espressiva delle avanguardie e il richiamo alla classicità, rivelando una costante ricerca di senso e interiorità. Coinvolto nelle reti dell’antifascismo, Leto paga con la vita il suo impegno civile. Arrestato per diffusione di stampa clandestina, morirà tragicamente nell’ospedale psichiatrico di Mombello. Le sue sculture offrono una testimonianza intensa di una generazione in bilico tra oppressione e rinascita, tra arte e resistenza.
Esposizione temporanea
ROBERT DOISNEAU.
Il fotografo poeta
																		dal 04.10.2025
al 06.01.2026
Un viaggio emozionante nella Parigi del XX secolo, a cura di Patrick Ansellem e Atelier Doisneau, dove nostalgia e modernità si fondono in immagini indimenticabili di vita quotidiana.
La mostra “Robert Doisneau, il fotografo poeta”, prodotta da Opera Laboratori, presenta una articolata selezione di oltre 90 fotografie in stampe a grande formato, provenienti dall’ Atelier Robert Doisneau e raccolte in un prezioso catalogo curato da Patrick Ansellem e Atelier Doisneau. Un viaggio unico attraverso i luoghi emblematici e i segreti nascosti di questa città senza tempo, catturati dall’obiettivo di uno dei fotografi più illustri del ventesimo secolo. Negli scatti in bianco e nero di Doisneau, parigini anonimi prendono vita, immortalando gesti quotidiani e sguardi furtivi, creando un racconto visivo che attraversa generazioni. Ogni fotografia è un’istantanea di un momento effimero, un’opera d’arte che parla di umanità e connessione. Dalla frenesia delle strade affollate fino alla calma dei caffè all’aperto, i suoi scatti rivelano la dualità di una città in continua evoluzione, mescolando la poesia della vita quotidiana con l’intensità delle emozioni umane.
La mostra offre una prospettiva unica sui ritratti dei poeti, pittori e scrittori che hanno segnato la cultura del XX secolo: Jacques Prévert, Blaise Cendrars, Alberto Moravia e Picasso sono solo alcuni dei nomi legati indissolubilmente a questo maestro della fotografia. Attraverso l’obiettivo di Doisneau, possiamo rivivere non solo i momenti che ha catturato, ma anche l’atmosfera artistica di un’epoca in cui parole e immagini danzavano in perfetta armonia. 
Esposizione temporanea
La modernità può costruire altrimenti. 
Gae Aulenti e la Toscana
																		dal 04.10.2025
al 18.11.2025
Seconda sezione della mostra dedicata alla grande designer e architetta, tra le più importanti e influenti del secolo breve.
Gae Aulenti, con la sua visione innovativa, ha saputo reinterpretare gli spazi, creando connessioni uniche con il paesaggio circostante. La mostra invita il visitatore ad esplorare le sue opere e i progetti realizzati per la Toscana, stimolando una riflessione sulla capacità dell’architettura contemporanea di inserirsi armoniosamente nel contesto delle città d’arte. Qui, la tradizione non è fine a sé stessa, ma diventa un punto di partenza per il cambiamento, per un rinnovamento sostenibile che rispetti e valorizzi il passato.
Attualmente in mostra a Palazzo Medici Riccardi a Firenze, dal 4 ottobre aprirà una seconda sezione del percorso espositivo presso il CAMBIO Centro Culturale a Castelfiorentino. La mostra è promossa dalla Fondazione Architetti Firenze (FAF), Master Museo Italia (MII) dell’Università degli Studi di Firenze e dall’Archivio Gae Aulenti di Milano. Curata da Emanuela Ferretti (docente del MII-UNIFI) e dall’architetto Silvia Moretti (FAF), è realizzata in collaborazione con Fondazione MUS.E, Città Metropolitana di Firenze e Fondazione Cambiano.
Esposizione temporanea
David Bastianoni.
Un racconto per immagini
																		dal 04.10.2025
al 23.11.2025
L’Archivio permanente del Fondo David Bastianoni si svela nei nuovi Spazi di CAMBIO, con una mostra che racconta l’anima autentica di Castelfiorentino degli anni ’40 e ’50 attraverso gli scatti di David Bastianoni.
Sarto di professione, la sua vera vocazione si manifestò attraverso un obiettivo: quello della sua Leica. Non era semplicemente un fotografo; era un narratore visivo capace di trasformare la quotidianità in poesia. Le sue immagini affondano le radici nel neorealismo, richiamando alla mente il grandissimo lavoro di maestri come Henri Cartier-Bresson e Robert Doisneau, ma con una voce unica e personale.
In un mondo in cui la velocità prende spesso il sopravvento sulla sostanza, la mostra dedicata a David Bastianoni ci ricorda l’importanza della riflessione e della contemplazione. Le sue opere rappresentano un invito a fermarsi, osservare e apprezzare la bellezza della vita quotidiana, rendendoci partecipi di un’esperienza che trascende il tempo e lo spazio. Un maestro della fotografia, un custode di storie, un artista che ha saputo dare voce a ciò che spesso rimane nell’ombra.
Spazi
— Uno spazio dedicato a mostre temporanee
— Uno spazio dedicato alla collezione permanente con una selezione di opere di Banca Cambiano 1884
— Il ristorante CORALE
CAMBIO è situato nel centro del paese basso di Castelfiorentino, in via Matteotti, a pochi metri dalla Stazione ferroviaria e degli autobus (www.piubus.it).
In auto
Provenendo da Firenze: SGC Firenze – Pisa – Livorno, uscita Empoli ovest. Seguire le indicazioni per Castelfiorentino.
Provenendo da Siena: raccordo autostradale Siena-Firenze, uscita Poggibonsi nord. Seguire le indicazioni per Castelfiorentino, Empoli.
In treno
Linea Firenze – Siena
Linea Pisa – Empoli – Siena
Linea Siena – Firenze
Biglietti
 
INTERO: 6,00 €
RIDOTTO: 4,00 €
– Soci Unicoop Firenze
– Amici del Teatro di Castelfiorentino,
– Touring Club,
– possessori carta di credito o bancomat Cambiano
– gruppi sopra le 15 unità
OMAGGIO:
– Bambini di età inferiore ai 6 anni
– Giornalisti con tessera professionale previo accredito
– Guide turistiche con tesserino
– Soci ICOM
– Visite istituzionali
Info e prenotazioni
Orari di apertura
Lunedì chiuso
Dal martedì alla domenica ore 10.00 – 13.00 /16.00 -19.00
Aperti Pasquetta (21 aprile), 25 aprile, 1° maggio
10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00